Videogiochi: giocare col pensiero e VR
L’essere umano nasce, cresce e gioca. Fin da bambini siamo abituati a maneggiare giocattoli di diverso genere e, crescendo, non smettiamo mai di giocare. Perché è importante il gioco? Come siamo arrivati ai videogiochi? Cosa offre il mercato dei videogiochi? Queste sono soltanto alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere.
DAL GIOCO AL VIDEOGIOCO
L’aspetto ludico della vita ha da sempre affascinato scienziati e filosofi. Il gioco, infatti, aiuterebbe il bambino a credere nelle proprie capacità, fornendogli un insieme degli strumenti di base utili per vivere in società. Secondo alcune teorie, il bambino riconosce l’attività ludica allo stesso modo in cui l’adulto affronta il suo lavoro. Tuttavia, il tempo dedicato al gioco diminuisce con la crescita. Il filosofo Spencer spiega questo fenomeno individuando nel gioco uno sfogo dell’energia in eccesso: da bambini riusciamo a nutrirci in abbondanza e facilmente, da adulti godiamo di minor tempo libero ed incanaliamo le energie nel lavoro e, quindi, nella ricerca del cibo. Nel corso della crescita il nostro modo di giocare cambia e, allo stesso modo, i diversi tipi di giochi sono mutati nel tempo. Siamo passati dai dadi degli antichi Romani fino ai videogiochi in realtà virtuale. Nonostante i cambiamenti la logica di intrattenimento, divertimento ed apprendimento che sta alla base dei giochi è rimasta sempre la stessa. Detto ciò, giocare è un’attività importantissima per grandi e piccini. A supporto di questa tesi, allargando lo sguardo verso la tecnologia, è utile fare un classico esempio: i cellulari. Prima dell’era degli smartphone, i telefoni mobili avevano ben poche funzionalità, ma i giochi erano necessariamente presenti. Possiamo affermare che il mondo della tecnologia ha subito riconosciuto l’importanza del gioco ed ha investito molto in questo senso. Stiamo vivendo un’epoca in cui innovazione e gioco cercano di mescolarsi al meglio. Sono così nati PlayStation VR e MindWave.
PLAYSTATION VR
Uno dei campi su cui i colossi della tecnologia stanno focalizzando la propria attenzione è senza dubbio la realtà virtuale. La principale novità di questo 2016 è proprio la PlayStation VR. Cosa cambia rispetto alla classica console? Il grado di coinvolgimento è senza precedenti. Un conto è giocare seduti sul divano, lasciarsi prendere dalla trama e portare a termine le missioni, tutt’altra storia è vivere il gioco grazie al visore. Immaginate di essere in vacanza, decidere di fare immersioni e guardare dall’interno di una gabbia i pesci di mille colori che nuotano intorno a voi, poi arriva uno squalo che decide di attaccarvi e siete costretti a risalire. Tutto questo essendo nel gioco. L’unico problema è rappresentato dalla sensazione di disorientamento che alcuni provano dopo aver tolto il visore, nulla che non si possa superare in una manciata di minuti. La VR è una tecnologia nuova e serve tempo per svilupparla in modo ottimale. Siamo ad un livello buono, ma per far crescere il settore e per raggiungere con la realtà virtuale un pubblico più vasto serve la spinta della concorrenza.
MINDWAVE
Un interessante dispositivo è il MindWave di Neurosky: un semplice caschetto dotato di sensori in grado di registrare l’attività cerebrale. Esistono diverse applicazioni, dai giochi al monitoraggio del livello di attenzione. Il MindWave viene usato per controllare i progressi fatti con la meditazione, per verificare quale tipo di musica ci rilassa e quale ci fa concentrare di più. Per fare questo esistono diverse applicazioni. Tra queste, SpeedMath ci chiede di eseguire dei calcoli matematici mentre il dispositivo monitora il nostro livello di concentrazione. Questa tecnica può servire a scovare dei disturbi di attenzione. Inoltre è possibile giocare: dopo aver lanciato l’app BlinkZone sarà necessario concentrarsi per portare il più in alto possibile i fuochi d’artificio e farli esplodere mediante la chiusura delle palpebre. Funziona!
Il settore dei videogiochi sta inglobando sempre più tecnologie come la VR. Fino a qualche decennio fa non avremmo neppure immaginato di poter giocare con la forza della mente, eppure oggi questa è la realtà. Tutte queste tecnologie hanno del potenziale di crescita enorme e in attesa di vedere come sarà il futuro, vi aspettiamo al Wearable Tech Torino 2016 il 18 e 19 novembre!