WTT Insider - Cosa significa per chi lo vive tutto l’anno.
Riprendendo un vecchio articolo dicevamo: “Un anno fa era solo un’idea, ma passo dopo passo, tra una lezione e una chiacchierata, da un semplice quaderno di bozze, è nato […]”.
Ad oggi di anni ne sono passati due, ma noi e il nostro pargolo progetto WTT- Wearable Tech Torino siamo sempre qui.
Vi chiederete: “noi”, chi? I ragazzi di JEToP, Junior Enterprise Torino Politecnico, un gruppo di giovani universitari in costante crescita in termini di quantità, qualità, originalità e professionalità.
Oltre a stare tutto il giorno seduti sui banchi universitari e delle aule studio, stiamo seduti anche in ufficio e in grandi sale dove oratori ed insegnanti ci mostrano i trucchi del mestiere, il mestiere di essere adulti
Impariamo qualsiasi cosa ci possa essere utile nella vita: dal commerciale alla comunicazione, passando per il marketing e il design, ma ancora sviluppo software e partnership. Questo e molto altro per capire che da soli possiamo brillare, ma insieme siamo un grande cielo stellato. In Jetop ognuno ha bisogno dell’altro per terminare piccoli e grandi progetti, tra cui anche il WTT.
L’anno scorso, cavalcando uniti sulla stessa onda di innovazione siamo riusciti a mettere la nostra passione in un padiglione a Lingotto Fiere ed organizzare un evento da zero, richiamando l’attenzione di più di 6.000 persone.
Sono tante o sono poche? Non ci interessa perchè abbiamo lavorato sodo e questi sono i nostri risultati.
Continueremo perchè ci piace e perchè serve a noi universitari, ma anche a voi, ragazzi del liceo, lavoratori, genitori, assessori e sindaci, per vedere che in Italia ci muoviamo e in tutto il mondo ci sono teste pronte a mettersi in gioco per qualche cosa, per qualche sogno.
LE NOSTRE EMOZIONI, QUALCHE PAROLA DIRETTAMENTE DAI RAGAZZI
Cosa facevate all’università?
Nel tempo libero, a noi piace superare i nostri limiti, sfidare i nostri successi e capire chi siamo davvero. Abbiamo messo anima e cuore per portare sotto i vostri occhi quello che pensiamo sia il prossimo passo hi-tech nel quotidiano, i wearable devices. Oggi vi raccontiamo cosa abbiamo provato la prima volta durante quei giorni e cosa ci aspettiamo dalla prossima edizione.
“Jetop e WTT sono state per me la più grande soddisfazione personale e il miglior investimento di tempo della mia vita. Ho conosciuto persone fantastiche ed imparato tantissimo. La cultura del lavoro in team che ho acquisito mi accompagnerà in tutte le esperienze future. Mi aspetto che WTT sia un grande successo, ma soprattutto spero significhi così tanto anche per le persone che oggi ci lavorano. Credo nel mio piccolo, di aver lasciato un segno anche io.”
“Vedere ragazzi così attivi, motivati e competenti ti fa aprire gli occhi, ti accorgi che non puoi rimanere con le mani in mano. Mi sono preoccupata tante volte di non avere la stoffa giusta per portare a termine dei progetti e ho avuto paura che il mio lavoro non fosse all’altezza delle aspettative. Alla fine tra un insuccesso e un successo ho imparato a stare al gioco, lavorando in team ho lasciato le mie incertezze e ho dato posto a nuove idee nate dal confronto.Oggi posso dire di aver capito cosa significhi “Jetop means family” e nonostante le notti insonni prima del WTT, se JEToP assumesse personale a tempo indeterminato, ci metterei la firma subito!”
“Sono un socio di Jetop da pochi mesi e visitando la fiera l’anno scorso ho solo potuto “sognare” di essere un giorno anche io dall’altra parte, tra gli organizzatori. Quello è stato il momento in cui mi sono innamorato del mondo delle Junior Enterprise e ho deciso di tentare le selezioni. Ho imparato moltissimo nel mio campo, quello informatico, lavorando con il team a molti progetti, ma ho anche collaborato e stretto amicizia con persone fantastiche. Mi hanno dato l’occasione di confrontarmi con altre realtà. Mi accorgo solo adesso di quanto siano importanti le conoscenze e il tempo di ognuno di noi, per poter curare i dettagli di un evento così grande e importante in tutte le sue parti. Manca poco, sono davvero emozionato!”