Conosci la tecnologia Wearable?
Con «wearable technologies» intendiamo tutte quelle tecnologie indossabili che vanno incontro alle necessità degli utenti. La rilevazione ed il monitoraggio di segnali del corpo permettono a queste tecnologie di diventare un valido assistente per i bisogni dell’utente.
Dal 2011, anno in cui si è verificato il boom della tecnologia wearable, il mercato si è evoluto con una crescita esponenziale. Si stima che tra circa quattro anni circoleranno per il mondo mezzo miliardo di dispositivi indossabili fra smartwatch, fitness tracker ed altri devices (per la precisione 578 milioni: oggi se ne contano 109 milioni).
Anche in Italia il fenomeno dei wearable devices è pronto a decollare. Nel 2015 si prevede una crescita superiore al 190%, per un totale di circa 700 mila unità vendute. Nel 2018 verranno consegnati quasi 3 milioni di dispositivi nel nostro Paese, con una crescita media annua nel periodo 2014-2018 pari al 67%. La crescita in termini di valore del mercato sarà ancora superiore: nel 2014 i ricavi associati ai wearable device sono stati intorno ai 27 milioni di euro, ma aumenteranno in media del 75% ogni anno, arrivando nel 2018 a superare i 450 milioni di euro.
Stiamo parlando quindi di una tecnologia in costante evoluzione che permetterà ad una gamma sempre più vasta di consumatori di usufruirne a prezzi accessibili. Secondo una ricerca di mercato il massimo utilizzo delle tecnologie wearable trova posto nella categoria degli utenti di sesso maschile nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, ma questi dispositivi sono destinati ad un target decisamente più ampio. Esistono infatti dispositivi fruibili sia da bambini che da anziani, spesso la soluzione migliore per coniugare salute, medicina e tecnologia.
La wearable tech ha una base solida nei nostri smartphone e nei dispositivi personali come MAC e PC e si incastra nella vita di tutti i giorni senza farsi notare, senza aggiungere peso ai polsi, sul naso o nelle scarpe, non si nota ma c’è.
“Ci sono milioni di possibili applicazioni, l’unico limite è l’immaginazione.”